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Posizione congiunta di 12 associazioni Ue: “Preservare misure per industrie ad alti consumi e Riserva di stabilità, estendere assegnazioni gratuite, fissare benchmark realistici”

News internazionali
17 febbraio 2022

 

Le associazioni dei settori raffinazione (FuelsEurope), siderurgia, carta, ceramica, vetro e fertilizzanti sostengono gli obiettivi di decarbonizzazione Ue al 2030 e 2050, ma avvertono che il sistema Ets dovrà essere efficiente per ridurre i costi per gli operatori e per l’intera società Ue, esposta ai costi indiretti trasferiti al prezzo dell’elettricità. Di qui una serie di richieste, a cominciare dalla contrarietà alla riduzione della Riserva di stabilità del mercato e dal mantenimento invece delle misure esistenti a favore degli energivori, in particolare il previsto meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere dovrebbe includere una soluzione per le esportazioni. La nuova disposizione congiunta delle associazioni introduce la condizionalità alle assegnazioni gratuite e pregiudicherebbe poi la protezione dalla carbon leakage, creerebbe una sovrapposizione normativa e aumenterebbe gli oneri amministrativi. I benchmark dovranno essere rappresentativi, tecnicamente fattibili e realistici e l’aggiornamento dei parametri di prodotto dovrebbe tenere conto della disponibilità nella Ue a prezzi accessibili di risorse (biomassa, elettricità, idrogeno), infrastrutture (CO2, elettricità, idrogeno) e tecnologie. Qualora le tecnologie e fonti energetiche fossero limitate o non disponibili, le assegnazioni gratuite potrebbero ridursi del 50% per interi settori già nel 2026-2030.

Fonte: Quotidiano Energia