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Idrogeno verde: non faremo il bis dei pannelli solari

News nazionali
4 aprile 2022

 

“Siamo un paese industriale e non tutti i processi produttivi possono essere de-carbonizzati”, afferma Gilberto Dialuce, presidente di Enea. E’ il caso del vetro e dell’acciaio dei tubi. Occorre puntare sulla neutralità come previsto dalla Cop26 ma senza ideologismi. Un tema rilevante per Enea è, alla luce di un accordo firmato con il Mite cui contribuiscono anche Cnr e Rse, quello della ricerca applicata per rendere più sicuro ed economico il trasporto e lo stoccaggio dell’idrogeno perché uno degli elementi di forza di questa soluzione è la sua versatilità. Non a caso vediamo già varie applicazioni, soprattutto nei trasporti. “L’idrogeno si presta agli stessi utilizzi del gas – spiega Dialuce – ma ora occorre studiare l’utilizzo più vasto che si può fare dell’idrogeno puro rispetto all’utilizzo in blending con il metano”. Va risolto, prima della produzione, il nodo dell’assenza di un mercato vero e funzionale dell’idrogeno, perché oggi quello verde è troppo costoso e quindi non conveniente per l’imprenditore. Quanto alla possibilità di creare delle giga-factory, Dialuce evidenzia che va evitato l’errore fatto con il fotovoltaico, quando sono stati incentivati i pannelli importati. Lo sforzo ora è quello di creare una filiera circolare per l’idrogeno verde, così come per le batterie. La differenza, aggiunge Dialuce, sarà fatta dalla capacità di inventare meccanismi fiscali ed economici per far arrivare l’idrogeno verde sul mercato con detassazioni, eliminazioni di accise, Iva agevolata.

Fonte: Corriere della Sera (L’Economia) – M. Sideri (pag. 14)