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Più giacimenti italiani. Il piano contro il caro bolletta

News internazionali
5 dicembre 2021

 

I prezzi del gas fotografati da Arera mostrano aumenti senza sosta da diciotto mesi, se si escludono le fluttuazioni recenti, al punto da creare un dilemma sempre più urgente per il governo. È possibile continuare a sussidiare parte degli aumenti in bolletta ogni trimestre, nella speranza che le quotazioni internazionali finalmente scendano? Oppure bisogna anticipare gli eventi, immaginando che il prezzo non scenda prima del 2023? Puntare tutto sulla prima opzione appare rischioso, perché non è sicuro che gli attuali aumenti si rivelino passeggeri. Il secondo scenario sembra sempre più realistico: gli aumenti possono rivelarsi persistenti, almeno per tutto il prossimo anno. Questa ipotesi preoccupa le imprese e sta portando il governo a nuove riflessioni per mitigare l’impatto di uno choc prolungato sui prezzi dell’energia. Nasce da qui un’idea di aumentare le estrazioni di gas dai giacimenti italiani, senza nuove trivellazioni, riducendo gli acquisti dall’estero in modo da mantenere costante il volume dei consumi. La sollecitazione da parte dell’industria energivora viene presa seriamente in considerazione dal governo. Negli ultimi hanno le estrazioni sono crollate e le importazioni hanno continuato a salire. L’impatto dell’operazione sui prezzi sarebbe al ribasso e l’impatto per l’ambiente positivo perché si ridurrebbero le emissioni prodotte con l’import.

Fonte: Corriere della Sera – Federico Fubini (pag. 39)