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Quelli che vogliono la rivoluzione verde coi soldi degli altri

News internazionali
21 dicembre 2021

 

Tutti ambientalisti, ma coi soldi degli altri. Da anni non si parla d’altro che di transizione ecologica, svolta green, economia circolare. È il mantra del XXI secolo. Qualcuno ha provato a dirci che la rivoluzione verde non sarà un pranzo di gala. Che intere filiere industriali spariranno, che i lavoratori dovranno acquisire nuove competenze, che i prodotti costeranno di più. Tutto è filato liscio fino alle maxi bollette. Già, perché d’un tratto la fede ecologista degli italiani non sembra più così cieca. Il portafoglio potrebbe essere svuotato ben più velocemente del cambio di temperatura. A realizzare l’operazione verità ci hanno pensato Censis e Assogestioni con un’indagine. L’80% degli italiani ha paura del cambiamento climatico, ma il 73,9% per non inquinare non è disposto a percorrere soluzioni che facciano aumentare i prezzi. Il taglio del potere d’acquisto o la decrescita per il cambio green sono spettri che inquietano. Come emerge anche dal rapporto Enea, per essere più verdi tassiamo la produzione interna, importiamo sempre più energia dall’estero, la paghiamo di più e alla fine inquiniamo di più perché nel resto del mondo tutti continuano a usare combustibili fossili. Il giochino funziona finchè ci accorgiamo che i quattrini in tasca sono finiti.

Fonte: Libero – Sandro Iacometti (pag. 1-6)